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Il diesel? Inquina meno della benzina

04.11.2020

Ha fatto discutere il risultato di alcuni test, pubblicato dal Sole24ore: si tratta di prove effettuate da Mercedes-Benz e Bosch, nel perimetro urbano e suburbano di tre grandi città italiane, sfruttando le medesime tecnologie con cui vengono svolte le omologazioni WLTP (il metodo di misurazione utilizzato, a livello mondiale, per rilevare consumi ed emissioni di gas di scarico).

I dati acquisiti, infatti, sembrano frantumare numerose certezze e luoghi comuni, che, talvolta, guidano anche le scelte amministrative di Comuni, Province e Regioni. "I test, ciascuno della durata di 90 minuti l’uno - come riporta il quotidiano - hanno evidenziato che le auto coinvolte hanno emissioni di ossidi di azoto (NOx) e polveri sottili (PN) nettamente inferiori ai limiti consentiti". E, cosa ancora più sorprendente, ciò accade soprattutto in condizioni di guida reale, sulle direttive urbane ed extraurbane, nei momenti di maggior congestione. 

Quanto emerso contraddice i detrattori delle auto a combustibile fossile, pur se di ultima generazione: i mezzi alimentati a benzina, con sistema ad iniezione diretta, producono emissioni inquinanti superiori a quelli alimentati diesel.

"Chi ha paura dunque del diesel? - si chiede l’estensore dell’articolo - E perché puntare il dito solo sul motore ad autoaccensione e non invece ragionare sul ruolo che i moderni propulsori a combustione interna possono ancora giocare nel processo di riduzione delle emissioni e dei consumi?" La risposta è nelle mani dei decisori, che potrebbero essere condizionati dall’agguerrita comunicazione di portatori di interessi, coinvolti a vario titolo nella transizione, molto lontana dal concludersi, fra una mobilità fossile e mobilità smart ed elettrica. 

"Quanto riportato da questo studio, che abbiamo il diritto di ritenere affidabile fino a prova contraria - spiega Luigino Baldan, presidente AC Padova - sembra confermare la prudenza che Automobile Club ha sempre dimostrato di fronte ad argomentazioni catastrofiste. C’è un aspetto, in particolare, che dovrebbe impegnare tutti ad una riflessione: secondo i dati, in condizioni di viabilità sfavorevole, come il percorso di una galleria, le emissioni di particolato di un diesel euro 6 sono inferiori fino a 2000 volte rispetto all’ambiente circostante, prima del transito del mezzo. Quasi che il suo passaggio ripulisca l’aria - prosegue - Ecco perché è assurdo imputare a veicoli di ultima generazione il demerito di contribuire in modo decisivo all’inquinamento atmosferico".

"Come ampiamente dimostrato, moto, auto e mezzi pesanti contribuiscono ad inquinare l’ecosistema in parte minore rispetto a grandi navi, aerei, riscaldamento urbano e impianti industriali. Fra i primi, a fare la parte del leone, sono i mezzi più obsoleti. Bloccarli non basta: bisogna consentire alle persone meno abbienti, con cospicui incentivi, di poter rottamare i vecchi veicoli ed acquistarne di nuovi. Magari diesel euro6. Con gli stop al traffico e i divieti si fa poca strada: chi non ha disponibilità per cambiare un’auto, come anche una vecchia caldaia, non merita di pagare il conto dell’inquinamento prodotto da altri" - conclude Baldan.