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La prima causa di incidenti? Non è la velocità

18.02.2019

Non sono ci sono l’alcol o l’eccesso di velocità in cima alla classifica delle cause - anche se sarebbe più corretto parlare di concause - degli incidenti stradali in Italia, nel Veneto e anche in provincia di Padova. La bestia nera degli automobilisti è un’altra.

I dati ACI-ISTAT sull’incidentalità stradale, relativi all’anno 2017, confermano una tendenza già nota da alcuni anni: l’eccesso di velocità è solo la quarta concausa di sinistri e influisce solo nel 10,33% del totale dei casi. Molto peggio fanno il mancato rispetto della distanza di sicurezza (10,75%), dei segnali stradali (23,44)% e, soprattutto, la guida distratta (38,68%).

E cosa distrae gli automobilisti? Più che dai panorami del Bel Paese, l’attenzione di chi si mette alla guida finisce per essere distolta soprattutto da smartphone, telefoni cellulari, navigatori satellitari, autoradio e altri device presenti all’interno dell’abitacolo. Quando non da colpi di sonno. Il tutto con danni spesso irreparabili verso terzi: sempre secondo ACI-ISTAT, il 62% di pedoni che muoiono sulle nostre strade non e? responsabile del sinistro.

Oltre all’opera di repressione, svolta ormai in tutte le province anche da pattuglie in borghese, che nel solo anno 2018 hanno effettuato più di 150.000 sanzioni, la diffusione e l’installazione di strumenti di segnalazione e allerta in caso di pericolo, come sostiene Automobile Club d’Italia, potrebbero collaborare a ridurre gli incidenti anche del 70%.

C’è poi l’atteso aumento delle pene per i trasgressori, a partire dalla sospensione della patente per chi usa lo smartphone mentre la guida, già dalla prima violazione, fino al divieto di fumo in auto. La proposta di legge è depositata alla Camera dei Deputati e attende di affrontare l’iter parlamentare. Nel frattempo, occhi aperti e cellulari spenti.